Ho fatto un sogno.

Questa notte ho fatto un sogno.
Dormivo e stavo sognando e qualcuno nel sogno mi diceva la parola cavatappi, e io capivo che era una cosa importante che dovevo ricordare, a tutti i costi.
Non apribottiglie, non qualcosa di simile, ma proprio cavatappi.
Al risveglio mi trovavo a vagare per le vie di Roma, per una Roma che non conosco ma che ora ricordo bene di aver già visto altre volte, chissà quando.
In particolare ricordo un incrocio, uno snodo di strade che mi è familiare, che ho percorso già altre volte, ma quando non so.
A un certo punto, camminando, da sola in mezzo alla gente, ricordo il sogno e mi torna in mente quella parola, che più che essere utile ad aprire una bottiglia, adesso sembra essere diventato un lasciapassare, o un grimaldello per aprire chissà quale cassaforte.
Poi più niente, non ricordo altro, così come questa mattina al risveglio.
Ora, all’improvviso, riaffiora, e io, oltre a sentirmi come Woody Allen in «Madagascar», comincio a chiedermi cosa la mia mente mi stia chiedendo di fare, con quel cavatappi.
Nel dubbio interrogo la Smorfia e me lo gioco al Lotto.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

2 Risposte a “Ho fatto un sogno.”

    1. Ti dirò: la Smorfia l’ho interrogata, ma i numeri non li ho giocati, ma nemmeno controllati. Quindi se ne riparla domani 😀

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