effettivamente adesso è tutta un’altra cosa.
Tag Archives: grafica
magic moment
ricordo ancora quando ho iniziato veramente ad imparare ad usare photoshop: era il 1998 e sui mac girava la versione 5.0.
non che fino a quel momento non l’avessi mai utilizzato, ma in agenzia c’era simona che lo sapeva usare molto bene e a noi in realtà non era necessario più di tanto, quindi io mi beavo pigramente delle sue capacità senza sentirmi in obbligo di dover coltivare le mie.
finché, nel 1998 appunto, simona se ne andò, cambiò lavoro, ed io per forza di cose cominciai a dover approfondire la mia conoscenza con il magico mondo di photoshop.
non fu amore a prima vista, ma da quel giorno nei miei file, fu un tripudio di ombre, sfocature e di effetti lente o meglio, per chi come me aveva la versione in inglese, di shadow, blur e lens flare.
l’intossicazione, cioè il tripudio, durò quei cinque sei mesi necessari a farmi capire che non era quello il metodo per impare ad utilizzare bene photoshop.
poi un giorno, mentre leggo la homepage del corriere della sera, vedo questo e mi chiedo a cosa siano serviti i miei undici anni di esperienza su photoshop e le mie nozze d’argento con la grafica e capisco che basta che un silvioberlusconi qualsiasi, presidente del consiglio, decida di seguire personalmente la realizzazione di un logo, per mandare a puttane (e quanno ce vo’ ce vo’) tutto il rispetto che ho/avevo per la mia professione.
ma poi, quando ancora non sono riuscita ad articolare un suono né tantomeno un commento, il mio collega, inorridito come me, mi dice l’avrà fatto fare a noemi? ed io gli rispondo noemi, che c’entra noemi?, e lui ribatte studia grafica no?.
ah, ecco…
come si dice?
a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!™
[jingle: magic moment, cuore del sapore….lallarallà, lallarallà…]
™giulio andreotti ma potrebbe averlo detto anche di pietro!
(H)eureka
l’helvetica compie 50 anni.
oggi, a condor, luca sofri intervista matteo bologna, graphic designer di mucca design.
il web ha rivoluzionato il mondo delle font, dice sofri, una volta c’era meno scelta, adesso gratuitamente è possibile scaricarne una quantità impressionante.
come si rapportano i grafici con quest’abbondanza di scelta?
è meglio adesso o era meglio una volta quando le possibilità erano limitate?
bologna risponde dicendo che a questo mucca design si contrappone proponendo ai propri clienti di realizzare una font disegnata su misura; come dire, personalizzata.
insomma:
quando io ho iniziato, nel 1983, nella notte dei tempi, era un periodo di transizione.
i grafici venivano da notti insonni trascorse sui costruttivi, passate a ridisegnare logotipi e a studiare le regole per la costruzione geometrica di un font.
anzi, di una font, come diciamo noi che abbiamo cominciato nei favolosi anni ottanta
🙂
i trasferibili letraset (e in minor quantità i mecanorma e gli r41) prendevano sempra più rapidamente il sopravvento; la varietà di famiglie offerta era talmente ampia da rendere praticamente superflua l’ideazione di una font creata ad hoc.
con internet il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale.
siamo stati invasi da font di tutti tipi.
da bastoni, graziati, corsivi e script di tutte le specie.
e ora la novità: “noi ai nostri clienti proponiamo di ridisegnare un font personalizzato”.
io domani vado dal mio capo e gli chiedo di ripristinare la reprocamera, il parallelino e anche la cow, ecco.
(H)eureka
l’helvetica compie 50 anni.
oggi, a condor, luca sofri intervista matteo bologna, graphic designer di mucca design.
il web ha rivoluzionato il mondo delle font, dice sofri, una volta c’era meno scelta, adesso gratuitamente è possibile scaricarne una quantità impressionante.
come si rapportano i grafici con quest’abbondanza di scelta?
è meglio adesso o era meglio una volta quando le possibilità erano limitate?
bologna risponde dicendo che a questo mucca design si contrappone proponendo ai propri clienti di realizzare una font disegnata su misura; come dire, personalizzata.
insomma:
quando io ho iniziato, nel 1983, nella notte dei tempi, era un periodo di transizione.
i grafici venivano da notti insonni trascorse sui costruttivi, passate a ridisegnare logotipi e a studiare le regole per la costruzione geometrica di un font.
anzi, di una font, come diciamo noi che abbiamo cominciato nei favolosi anni ottanta
🙂
i trasferibili letraset (e in minor quantità i mecanorma e gli r41) prendevano sempra più rapidamente il sopravvento; la varietà di famiglie offerta era talmente ampia da rendere praticamente superflua l’ideazione di una font creata ad hoc.
con internet il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale.
siamo stati invasi da font di tutti tipi.
da bastoni, graziati, corsivi e script di tutte le specie.
e ora la novità: “noi ai nostri clienti proponiamo di ridisegnare un font personalizzato”.
io domani vado dal mio capo e gli chiedo di ripristinare la reprocamera, il parallelino e anche la cow, ecco.