sono solo canzonette


non credo ne parleranno molti blog oggi, della morte di mino reitano.
era un cantante di quelli di altri tempi, di quelli che già quando io ero adolescente, incarnavano un tipo di artista fuori moda, di quelli che ti immaginavi esibirsi alle feste di paese o cantare ai matrimoni, e per noi che amavamo i beatles e i cantautori (senza sapere che agli esordi, in germania, lui con i beatles ci aveva diviso il palcoscenico per davvero!) era troppo distante: era lontano anni luce.
non mi sono mai piaciute le sue canzoni, al contrario ricordo un sanremo durante il quale io e le mie sorelle abbiamo riso parecchio durante la sua esibizione sul palco: era il 1988, l’anno in cui cantò Italia.
quindi il mio non è revisionismo, non è il segno degli anni che passano per tutti e che ti fanno apprezzare, perché condite di nostalgia, cose che decenni prima schifavi e ti saresti anche vergognato a canticchiare.
eppure, la scomparsa di mino reitano, mi ha colpita lo stesso, perché è un altro tassello di quegli anni che se ne va via, perché era un artista solare e pieno di entusiasmo, di quelli sempre con il sorriso sulle labbra, innamorato della sua professione, delle persone e della vita.
e se oggi mi ritrovo in macchina con la radio accesa a cantare, con un velo di tristezza, avevo un cuore che ti amava tanto, non mi sento ridicola né ipocrita, ma solo un po’ più grande.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

5 Risposte a “sono solo canzonette”

  1. Anche io non amavo particolarmente il suo lavoro,però sono tristemente d’accordo con te…

    è un altro tassello di quegli anni che se ne va via

    Che poi…è una cosa che mi succede ogni volta che sento di una morte, celebre o non…

    Negli ultimi anni accade più spesso, o semplicemente sono io che crescendo lo “sento” di più?

    Mi sa che son diventata adulta anche io…:o(

  2. La morte è sempre un dispiacere, alla befana è morto il chitarrista degli Stooges Ron Asheton….e come dice Evtushenko quando uno muore, porta via con se un mondo….relaxin 😉 ciau!

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