sapori e profumi di una volta


tornando a casa per pranzo ascolto alla radio un programma che parla di un libro sulla cucina nel cinema.
la mia mente vaga, annusa, ricorda.
ritorna a profumi passati, a sapori mai dimenticati, a colori nitidi nella mia memoria.
la mia mente assaggia di nuovo il risotto alla milanese e le patatine fritte di nonna irene, il purè e gli involtini al sugo di nonna gina, le melanzane sottolio e le cipolle al forno di papà.
mi sembra davvero di sentirne i profumi e di percepirne i sapori.
quando arrivo a casa e apro la porta il profumo di pane caldo mi avvolge, e per un momento sono sorpresa.
poi mi ricordo della macchina del pane, e torno alla mia insalata con un po’ di malinconia mista a felicità.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

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