Pubblicato da laPitta
La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.
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come se a Dacca non avessero nulla di meglio da fare che diffondere la cucina regionale italiana… quanti italiani studieranno a Dacca? mah…
lo so, ma in fondo è anche un modo per insegnare ai nostri bambini ad essere meno provinciali da grandi 🙂 io non sopporto chi va all’estero e si lamenta continuamente del cibo oppure cerca la pizza a istanbul e la pasta a katmandu. si mangia bene ovunque, basta allenare il proprio palato. poi scegliere è un’altra cosa, o no?
concordo appieno!
poi che palle con sta pasta… di fatto non la mangio quasi mai… 30 anni di pasta alle spalle mi bastano 😛
preferirei ceci lenticchie o per rimanere su cereali qualsisi tipo di cereale dal riso in giù 🙂