settimo


non sopporto chi ruba.
è più forte di me.
non parlo di rapine in banca, di truffe ai danni di assicurazioni o di chi ruba per mangiare.
certo non sopporto neanche quello, ma soprattutto non sopporto chi ruba nelle case.
chi ruba nelle palestre, nelle scuole, dalle borse.
chi ruba “le cose” della gente.
l’idea che una persona possa frugare tra le mie cose mi provoca rabbia, disgusto e frustrazione.
ma perché una persona si deve appropriare di qualcosa che non è suo, che non ha guadagnato con il proprio lavoro, che non ha desiderato fino a poterlo avere?
perché deve averere qualcosa che non è suo?
perché deve pensare di avere il diritto di privarti di qualcosa?
una volta ho sentito dire che “non rubare” è il più importante dei comandamenti, perché ad esso è tutto riconducibile.
non rubare le cose altrui.
non rubare la donna (o l’uomo) altrui.
non rubare la vita altrui.
ecco, forse è per questo che non lo sopporto, perché è solo una mancanza di rispetto per la vita.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

6 Risposte a “settimo”

  1. Su tutto quello che dici,

    su tutto quello che pensi e non dici,

    su tutto quello che vorresti dire ma ti trattieni,

    su tutto, ma proprio su tutto, sono d’accordo.

    Ma quanto hai ragione?

  2. Ora imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguale

    Tranne qual è il crimine giusto per non passare da criminale

    Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane

    Ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame

    Ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame

    (Nella mia ora di libertà, De Andrè)

    Il mio pensiero sull’argomento richiede una spiegazione piuttosto lunga..troppo tardi (lo so che muori dalla voglia di conoscere il mio pensiero sull’argomento, ma non affliggerti troppo) 😛

    Comunque..lascio questa citazione, che sintetizza al meglio la mia idea. Un saluto, Mala 🙂

  3. sì, quello del rubare per mangiare è un altro discorso…anche se non può essere un’attenuante per chi non aveendo voglia di fare niente si giustifichi dicendo che deve pur mangiare in qualche modo! dev’essere proprio un’ultima spiaggia, allora sì. comunque sono curiosa, attendo un’opinione più dettagliata 🙂

  4. Ecco, c’è un problema: l’ho dimenticata. Comunque deve essere stata una teoria ideale, inapplicabile, contraria ad ogni principio sociologico etc etc..

  5. incredibile, riesco a lasciare commenti anonimi anche sul mio blog: questa sì che è classe 🙂

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