Une e trine.

Quando una donna si reca in quei sancta sanctorum frequentati quasi esclusivamente dall’universo maschile, che sono ferramenta, negozi per idraulici o per elettricisti, capisce tutto.
Capisce perché gli uomini non siano multi-tasking e perché per fare ciò che una donna impiega un tempo qualsiasi ‘x’ ad un uomo serva un tempo qualsiasi ‘x al cubo’.
Poniamo che una rappresentante del gentil sesso si rechi in uno di questi luoghi per comprare, ad esempio, quelle cerniere che servono per agganciare alla tazza del gabinetto la tavoletta.
Poniamo anche che la suddetta entrando venga in possesso del numero 94 mentre viene servito il numero 91.
Poniamo anche che a servire ci siano numero tre commessi.
Quanto tempo pensiate sia necessario di attesa alla gentile rappresentante prima di essere servita a sua volta?
Cinque minuti?
Dieci minuti?
Quindici minuti?
Ecco sì, forse anche venti.
Ma è chiaro sin dall’inizio, e si capisce già entrando che sarà così, perché dalla parte del bancone di questi luoghi, soprattutto quelli rivolti ai professionisti più che al dettaglio, ci sono degli sgabelli.
Per fare cosa, vi chiederete?
Be’, per sedervi, è ovvio, mica andrete di fretta, no?
Volete mettere quattro amabili chiacchiere sulle caldaie, sulla Nazionale di calcio o sulla cena che vi preparerà stasera vostra moglie di ritorno dall’ufficio dopo essere andata a portare spasso il cane, aver portato i bambini in piscina e dopo aver iniziato a fare con loro i compiti per le vacanze?



Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

9 Risposte a “Une e trine.”

  1. Che post provocatorio! Come non rispondere… non adesso però, gioca la Nazionale (con tono autoironico)

    Cic

  2. Premesso che sono d’accordo che la maggior parte delle donne riesce a seguire e concludere contemporaneamente più cose di quanto riesca a fare (o, semplicemente, faccia) la maggior parte degli uomini. Tuttavia, nello specifico, la ferramenta, il negozio di idraulica,… non ti viene il sospetto che ci siano differenti interessi? Per me cinque minuti, massimo dieci, per comprare tre camice e due pantaloni sembra un tempo ragionevole, ma un bel negozio di ferramenta va esplorato, scaffale per scaffale “celo, celo, manca… scusi mi dà quel dado in cambio di dieci rondelle di ottone?”.

    Se entrassi io in un negozio di vestiti e ci fossero tre donne prima di me, non so se passerei un minor tempo d’attesa (impaziente) di quanto non abbia atteso tu oggi. Ma veramente non c’era niente di interessante da vedere, mentre aspettavi: delle chiavi a brugola con sezione a stella, un corredo di scalpelli da ebanista, ecc.?

    1. Ma quelli che dico io sono luoghi dove non c’è niente da vedere, sono per idraulici elettricisti muratori, entri e c’è solo il bancone con gli sgabelli e il commesso dall’altra parte al quale chiedere! Al massimo un piccolo espositore con i rubinetti (che ormai conosco a memoria e quelli li hanno messi per me, ne sono sicura visto che ormai li conosco quasi come le parure di Tiffany!) e un paio di caldaie Beretta 🙂

      E poi: il barbiere, le chiacchiere da bar, il giornalaio: ma quanto vi piace chiacchierare (diceva la Ferilli un bel po’ di tempo fa) 😀

  3. Il tempo speso dal ferramenta non può essere visto come un piacere, su questo concorderai. Di contro se spendessimo lo stesso tempo al bar saremmo passibili di critiche . Ecco perché, cara la mia cara, quelle non sono solo chiacchiere. Sono uno spazio temporale libero riservato ai maschietti. Una piccola conquista alle vostre spalle. Tra l’altro non criticabile. Un po’ come il vostro parrucchiere; estetista; ritoccatore di unghie etc.

  4. Marito, non è il tuo caso, ma se ormai passate più tempo voi dall’estetista che noi!!!

  5. Qui il terreno diventa pericoloso. Preciso, dei vari luoghi qui citati, l’unico che per me è ambito è la ferramenta (va bene anche un negozio per “fai da te”), ma con scaffali accessibili (come le migliori biblioteche). Il barbiere è un altro luogo di piacere, ma, come sa bene Dino (il mio barbiere dal 1977), per me il massimo è schiacciare un pisolino mentre lui taglia…

  6. A Chicco (solidarietà maschile), non puoi immaginare la lista di recriminazioni che posterebbe qui e altrove mia moglie…

I commenti sono chiusi.