sorrido. sono su scherzi a parte.


ieri al telefono:

senza numero x: signora lapitta?
io: sì sono io, buongiorno.
trasportatore: buongiorno, è la rinascente, dovremmo consegnarle un pacco domani.
io: va bene, verso che ora pensate di venire?
trasportatore: tra le 9 e le 11.
io: mi scusi, ma io lavoro, non potrebbe essere più preciso sull’orario?
trasportatore: no, mi dispiace, ma le telefono mezz’ora prima di arrivare.
io: va bene, a domani allora.

oggi
ore 10,10

trasportatore: signora lapitta buongiorno, è la rinascente, tra mezz’ora siamo da lei.
io: d’accordo, ci vediamo davanti al portone allora.

spiego in ufficio che devo assentarmi per un po’ (fortunatamente abito a 10 minuti di macchina) e vado a casa.
quando arrivo il trasportatore non è ancora arrivato, per cui decido di salire.

dopo una decina di minuti suona il citofono:

trasportatore: buongiorno signora, è la rinascente.
io: buongiorno, palazzina x.
trasportatore: che piano è?
io: primo piano.

e aspetto che suoni al portone della palazzina.

passano cinque minuti.
passano dieci minuti.

ma quanto ci mettono?

passano quindici minuti.

suona il citofono
finalmente, penso, e rispondo.

io: ho aperto?
trasportatore: signora…ehm…ci siamo dimenticati il pacco…
io: ??? come vi siete dimenticati il pacco?
trasportatore: ehm…non l’abbiamo caricato sul furgone…
io: e adesso quando me lo portate?
trasportatore: ehm…vediamo…alllora…martedì.
io: ah! va bene, mi chiami sempre mezz’ora prima, per avvisarmi.
trasportatore: sì, d’accordo, ci scusi ancora.
io: va bene, arrivederci.
trasportatore: arrivederci.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

3 Risposte a “sorrido. sono su scherzi a parte.”

  1. dimmi che si tratta di una barzelletta perchè altrimenti devo riconoscerti una pazienza esemplare!Veronica

  2. tutto vero, compresa la mia reazione zen 🙂

    se il trasportatore sia arrossito non lo so, si è svolto tutto al citofono e al telefono!!!

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