foto di nat hansen
io i sogni non me li ricordo quasi mai, per cui quando la mattina mi sveglio la mia mente è sempre sgombra da pensieri, angosce o senso di appagamento.
non so per quale motivo non riescano, se non in rare occasioni, a fissarsi nella mia mente, forse dipende solamente dal fatto che secondo me non c’è niente di più noioso dello stare ad ascoltare i racconti dei sogni altrui e quindi, di conseguenza, preferisco non averne da raccontare per non cedere alla tentazione e non annoiare nessuno.
questa lunga premessa solo per dire che ieri, mentre mamma parlava al telefono con zia, io ancora non mi ricordavo del sogno fatto durante la notte nel quale mi ero arrabbiata con lei (la mia madrina, la mia testimone di nozze, la mia zia preferita!) e quindi non riuscivo a spiegarmi quel senso di fastidio e di risentimento che provavo nell’ascoltare la telefonata.
poi, dopo qualche minuto, come se qualcuno avesse schiacciato un interruttore, il sogno si è ricomposto nella mia mente e mi è venuto da sorridere e ho pensato a chissà quante volte a mia insaputa il subconscio avrà condizionato il mio umore.
è legittimo allora pensare che se domani risponderò male a qualcuno, apparentemente senza motivo, dipenderà semplicemente da qualcosa che sognerò stanotte e di cui non avrò memoria?