se questi sono uomini


sono senza parole, il fondo è sempre più in basso.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

15 Risposte a “se questi sono uomini”

  1. COSAAAAAA???UNA CAUZIONE!!!!!!la sedia elettrica o la fucilazione!

    Ma cavolo la giustizia deve tutelare chi ha subito un abuso e invece questi criminali non solo se ne stavano ancora in giro nonostante avessero già commesso dei reati,ma è addiruttura prevista una cauzione?

    Ma siamo impazziti?com’è possibile che ormai si sia perso il senso della dignità umana?del rispetto?sono completamente basita…

  2. anzi,rettifico:SCHIFATA E INCAZZATA e scusami se uso questi termini nel tuo blog ma non voglio utilizzare termini più “delicati” per un descrivere un atto tanto ignobile!sarebbe quasi come un voler ridimensionare la gravità!

    Veronica

  3. Io comprendo la rabbia e l’indignazione di Veronica, anzi la condivido, ma non fucilerei nessuno per reati del genere. Reati disgustosi, è vero, ma meno disgustosi di molti altri. E allora? Vogliamo trasferirci tutti in Cina o in Texas? Non credo proprio che uccidere un Kenneth Foster qualsiasi, ci possa aiutare a riacquistare il senso della dignità umana.

  4. Magari la fucilazione può risultare cristianamente e civilmente inaccettabile, ma sono d’accordo con Veronica, di fronte alla totale perdita del senso di dignità umana, almeno il “chiudere la porta e buttare via la chiave”, credo sia doveroso!!Non credo ci sia nessuna possibilità di recupero per “persone” di questo tipo e sinceramente per come la penso io neanche la volontà di recuperarli!!

  5. gente come questa in carcere non la metterei nemmeno se potessi buttare via la chiave,perchè siamo noi cittadini a mantenere il loro”soggiorno” in cella e francamente non sono disposta!!! Veronica

  6. Questo è vero in Italia, ma basterebbe riservare i lavori forzati a una fetta dei reati gravi, per far sì che le carceri smettano di essere un “problema” anche finanziario.

    Comunque, non è perchè sono cristiano (anzi, non lo sono) o filantropo..però io avrei vergogna di me stesso a mettere a morte un uomo. E proverei la stessa sensazione nel dare un ergastolo.

  7. e allora cosa proponi di fare?dare una medaglia a questi esseri?riconoscere loro un quale indefinito merito?qua(a mio modestissimo avviso) c’entra poco l’essere credente…!Prova a chiedere ai familiari della vittima!

  8. no, la pena di morte non ce la faccio neanche io ad accettarla. non è una soluzione. ecco i lavori forzati magari sì, ma forzati veramente, come si vede nei vecchi film americani, tipo papillon. certo, ogni tanto mi fermo a pensare e mi chiedo: ma se la persona uccisa o torturata o violentata fosse una persona che amo, la penserei allo stesso modo? sarei sempre contraria alla pena di morte? non lo so, non lo posso sapere, ma mi piace credere che sarebbe lo stesso così.

  9. Be’ se si analizza ogni problema in maniera bipolare non si va da nessuna parte. E’ una dialettica chiusa, secondo me, quella che oppone a una posizione il suo contrario estremizzato. Nessuno ha parlato di medaglie; anzi, ho specificato il mio disappunto di fronte alla soluzione presa dal giudice (benchè sempre di carcere si tratti).

    Prova a chiedere ai familiari della vittima!



    Semmai dovremmo chiedere proprio alla vittima, dato che non si tratta di omicidio. E comunque la vittima ha tutti i diritti di chi ha vissuto un vero e proprio orrore ingiustamente, ma non è un magistrato..e nei paesi civili, la giustizia è amministrata da giudici. Il “dente per dente” è roba da stato totalitario, non da stato civile.

    Noi cittadini paghiamo le tasse anche per questo, perchè la giustizia sia amministrata da magistrati competenti (e ci sarebbe da parlare su questo, ma lasciamo perdere).

    Infine, se dovessimo uccidere le persone che si macchiano di questi crimini (che, ripeto, non sono in cima alla lista dei reati, per gravità) dovremmo abituarci a un’orribile carneficina..giustificata dalla legge.

    Allora, chiedo di nuovo: meglio la Cina? Meglio il Texas?

    Chiediamo alla vittima (la ragazza nera, in questo caso), ma chiediamo anche a Kenneth Foster, cosa ne pensa della pena di morte.

    Scusate il tono accalorato.

    Mala.

  10. mi sono concessa una divagazione sul tema della giustizia prendendo spunto da questa notizia quindi quanto sostengo non attiene esclusivamente al reato contemplato poichè,so perfettamente che ci sono casi peggiori di questo.Ritengo che in uno stato civile come il nostro,non è ammissibile mettere nuovamente a piede libero gente che ha reiterato il reato e qui mi riferisco alla genialata dell’indulto per tutti!Le cronache purtroppo raccontano che questa gente non ha cambiato atteggiamento nei confronti del prossimo(con questo non voglio ovviamente generalizzare a tutti i detenuti)!E’ vero,un “occhio per occhio” probabilmente lascerebbe cieco il mondo,ma la giustizia,applicata in questa maniera,dove ci sta portando??? Veronica

  11. Non credo che si possa desumere il cattivo funzionamento delle carceri soltanto dalle cronache quotidiane (questa notizia, tra l’altro, non è neanche italiana..). E’ un discorso molto più complesso..e non mi ritengo in grado di affrontarlo. Mi mancano informazioni, statistiche, esperienze.

    La mia reazione è nata leggendo parole come “fucilazione” o “sedia elettrica”, parole che mi sembravano fuori luogo in questo caso.

    Insomma non so dire cosa sia giusto, ma sono convinto che esistano esempi negativi come questo (la cauzione..) e come quello di Foster, del massacro che ogni giorno si consuma in Cina e in tutti gli stati totalitari.

    In Iran è stato ucciso poco tempo fa un ayatollah, solo per aver detto che “religione e politica devono essere separate”.

    Questo, secondo me, è quel che succede quando si mette in mano allo Stato la licenza di uccidere.

    Saluti.

    p.s.

    l’indulto non è “per tutti”, c’è un testo di legge preciso che indica i reati che hanno beneficiato del provvedimento (questo non vuol dire che sia favorevole, anzi, ci sono parecchi errori in quel testo).

  12. Purtroppo questo botta-risposta non permette di argomentare in maniera organica un argomento assai complesso e soprattutto non permette uno scambio di opinioni fluido!

    Veronica

  13. In questi casi, direi che toccato il fondo hanno iniziato a scavare.

    Riguardo alla punizione, ritengo molto più efficace come deterrente il contrappasso che non la pena di morte.

    Lavori forzati che in qualche modo abbiano attinenza con il crimine commesso.

    Ad esempio, in questo caso pulizia di latrine, canili, impianti fognari, lavoro in discarica, magari negli impianti di smaltimento dei rifiuti tossici… giorno dopo giorno dopo giorno dopo giorno (e la notte, in cella).

  14. a saperlo che passavate il sabato nei miei commenti vi avrei lasciato patatine e birra 🙂 scherzi a parte capisco che quando due persone si mettono a parlare di pena di morte, ed una sia favorevole e l’altra contraria, si potrebbe andare avanti all’infinito. io continuo ad essere contro, come mala, e zu ha sintetizzato alla perfezione il mio pensiero.

    un bicchiere di vino rosso per tutti? è l’ora di pranzo…! :-)))

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