Risveglio di un mattino di mezza estate.

I miei, che mi si accende tutte le mattina la radio sintonizzata sul notiziario di Radiodue, assomigliano sempre più a un incubo con risveglio di soprassalto, dopo che per tutta la notte (quando si accende la radio resto in uno stato di incoscienza mista a sonnolenza mista a coma per almeno una quarantina di minuti) ho smaniato e un senso di inquietudine mi ha presa per mano, accompagnata sull’orlo del baratro e spinta nel vuoto.
Spread, Spending review, Moody’s, Agenzie di rating, Crisi dell’euro, e Tassi record assumono ogni giorni di più le sembianze di mostri sottomarini che dalle acque tempestose emergono minacciosi per afferrarmi con i loro tentacoli e trascinarmi sott’acqua.
In parole povere mi sta venendo l’ansia, anche se di economia ne so come di fisica quantistica.
C’è grossa crisi, oserei dire.




Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.