Proust, Renoir e le donne.

«Il mondo (che non è stato creato una sola volta ma tutte le volte che sopraggiunge un artista originale) (…) ci sembra ora completamente diverso, ma perfettamente chiaro. Nella via passano signore che non sono più quelle di prima, perché ora sono altrettanti Renoir.» [Marcel Proust]

Gemme dell’Impressionismo all’Ara Pacis

Renoir
Ragazza con gatto – Pierre Auguste Renoir

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

2 Risposte a “Proust, Renoir e le donne.”

  1. Molto. Se poi aggiungi alle parole di Proust il fatto che Renoir è il mio pittore preferito… 🙂

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