Persempre

Ora ti chiamo, ora ti chiedo, ora ti racconto.
È già un mese e sembra ieri.
Sembra una vita fa, questo primo mese della mia vita in cui ho coscienza del tuo non esserci, questo primo mese in cui, per la prima volta, tu non ci sei per me o io per te; questo primo mese in cui cerco di fare i conti con la tua assenza.
Conti che non tornano mai, assenza che è sempre più vuoto incolmabile, assenza che è sempre più presenza nei ricordi, presenza nei gesti, presenza nelle parole.
Mi manchi, amore mio, presente e assente nella mia vita, per sempre nel nostro persempre.

Il dolore non diminuisce mai, siamo noi a diventare ogni giorno più forti.

[A Silvia]

nel nostro "persempre"
Noi due nel nostro “persempre”

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.