Con i minuti contati

Ore 18:53: telefonata del marito che avvisa che di lì a qualche minuto uscirà dall’ufficio per tornare a casa.

Rifletto un paio di minuti e mi dico: ho tutto il tempo per farmi una doccia e preparare la cena.

Ore 19:forse05: telefono alla mamma (per evitare che si preoccupi chiamandomi quando sono sotto la doccia in caso di mancata risposta) e le dico che sto andando a farmi una doccia.

Ore 19:forse10: sono sotto la doccia.

Ore 19:15: sono sotto la doccia e mi sto insaponando i capelli, quando suona il cellulare.
È inequivocabilmente il suono di colui che ha già telefonato alle ore 18:53; tralascio la trascrizione di quello che ho pensato (Paperino avrebbe detto più o meno: @Grunt!@minchGNAUquack) e penso che accidenti sono costretta a rispondere, perché: se non rispondo al cellulare passerà a chiamare il fisso, se non risponderò neanche al fisso si preoccuperà (siamo una famiglia di gente che si preoccupa).

Ore 19,25: dopo aver urlato al vivavoce STO SOTTO LA DOCCIA per almeno tre volte senza riuscire ad udire risposta, riesco finalmente a finire ‘sta benedetta e rilassantissima doccia e ad uscire.

Ore 19:30: penso che Murphy sia stato un fottutissimo sottovalutato genio.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.