metti una sera alla spa


regalo di compleanno a sorpresa venerdì sera.
il chicco mi telefona nel pomeriggio e mi dice:
– questa sera alle nove meno un quarto dobbiamo essere all’eur, fatti trovare lavata e stirata.

– stasera? – dico io – ma come, mi avevi detto che il mio regalo non sarebbe arrivato oggi…

– era solo per disorientarti un po’ – mi risponde lui.

– ma che cos’è? dove andiamo? che facciamo?
(il panico comincia lentamente ad impossessarsi di me)

– non ti preoccupare – mi risponde – andiamo in un posto, mangiamo anche qualcosa lì, ma non è quello il regalo.

mi lascia un po’ disorientata: il venerdì sera l’unico desiderio che in genere mi attraversa la mente, dopo essere uscita dall’ufficio alle 18,30, è quello di arrivare a casa, mettermi in pigiama e buttarmi sul divano.
poi magari, verso le 21/21,30, riemergere dal torpore e cucinare qualcosa.
poi il nulla fino al sabato mattina quando, ricaricata di nuove energie, magari non prima delle undici e trenta, possibilmente, sono pronta ad affrontare il week end.

ma a questo punto il programma è stravolto e subentra una certa curiosità: ma dove mi porterà?

“lavata e stirata”: oddio ho i capelli del venerdì sera, non dovrò mica lavarmeli!

insomma, inizio a cercare di indovinare, finché una lampadina si accende nella mia testolina pigra: ma come si chiamava quel posto di cui vediamo sempre il cartello pubblicitario sulla colombo? che cos’è, un centro estetico? un centro benessere?

inizio a digitare freneticamente su google, ma niente.
poi si accende un’altra lampadina e digito la parolina magica: hammam!

eccolo il marchio sul cartello, lo riconosco, è lui!

però…chiude alle ventuno…allora non è lui…però sono quasi convinta che l’idea sia questa…

nel frattempo s’è fatta l’ora, torno a casa.

rinuncio all’idea di lavarmi i capelli (sono troppo stanca e in fondo sono ancora presentabili), ma quando arriva chicco, che cerca in tutti i modi di farmi dire quale idea mi è venuta, senza cedere gli faccio solo una domanda strategica e provocatoria: ma che mi devo lavare i piedi?

alle 20,30 siamo già all’eur e ha abbiamo già parcheggiato la twingo: siamo davanti a miwa!

alle nove in punto tutto comincia:
due ore e mezzo in cui la spa è aperta solo per noi!
due ore e mezza di hammam, doccia emozionale, scrub, idromassaggio e massaggio con l’olio di argan.
e poi ancora: area relax con sushi, champagne, dolcetti e un coloratissimo mazzo di fiori.
due ore e mezzo nella moonlight suite: sembra di essere veramente in un hammam turco e invece siamo ad un passo da casa.
ed io che non amo le sorprese: ma come già sa la prossima volta me la godrò ancora di più!


Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

3 Risposte a “metti una sera alla spa”

  1. io adoro andare all’hamman, le mie amiche lo sanno e me l’hanno regalato per il compleanno, ma anche quando vado in giro per paesi mediorientali non me ne perdo uno

  2.  Che uomo deve essere tuo marito,
    ti ha fatto un gran bel regalo. Se fossi in te lo proclamerei uomo dell’anno. Spero che tu lo abbia ringraziato come si deve.

    Chicco
    🙂

  3.  ma poi soprattutto è così spiritoso, simpatico, divertente: peccato che abbia poca memoria…magari se ne dimentica e mi ci porta di nuovo! 

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