Meno una.

Anellino settimanale
Sei cerchietti d’argento.

Ho da molti anni questo anellino turco, regalo dei miei amici Mehmet e Ayşe; un regalo su richiesta, in effetti, perché già l’avevo avuto e poi perso chissà dove e mi piaceva averlo ancora.
Si chiama “anello settimanale”, perché sono sette sottilissimi cerchietti d’argento uniti fra loro da una piccola graffetta, sempre in argento.
La graffetta è saltata quasi subito, per cui sono rimasti i sette cerchietti che, per via della misura, ho sempre portato al pollice sinistro, sempre insieme ma separati fra loro.
A volte mi stanno un po’ stretti, altre, a seconda della stagione, rischio di perderli.
Ho sempre sostenuto, da quando li possiedo, che questi sette cerchietti sono le mie sette vite, un po’ come le sette vite di un gatto, e spesso e volentieri mi è capitato di perderne uno, o anche più di uno, ma poi, in qualche modo, sono sempre riuscita a ritrovarli.
Ieri mattina mentre parcheggiavo, guardando la mano, a colpo d’occhio mi sono accorta che non erano sette, ma sei, e ho capito subito che il settimo, questa volta, era andato, perso per sempre, perché indossandoli non li avevo contati, e quindi non avrei mai saputo se ero uscita con sei o con sette cerchietti, se mi era caduto in casa oppure il giorno prima.
Ecco, mi sono detta subito, ho perso una vita; ma subito dopo ho anche pensato che se ho perso una vita a quarantasette anni e mezzo, e ne ho ancora sei, forse ci posso stare.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.