Liberazione


Il 25 Aprile di un anno fa anche io venivo liberata.
Una piccola cosa in confronto a quella del 1945, ma comunque una giornata che sarà difficile dimenticare.
Mai cappuccino mi è sembrato più buono di quello bevuto la mattina del 25 Aprile di un anno fa, in una tiepida giornata di sole primaverile.
Solo due notti prima, dalle finestre del San Giovanni, si vedevano lampi illuminare a giorno il buio della notte, l'acqua cadeva scrosciante per le strade e i tuoni squarciavano la tranquillità della notte.
Poi, come sempre, dopo la tempesta è tornata la quiete.

Buona liberazione a tutti: per quella di tutti gli Italiani e a ciascuno per la sua, più piccola ma non meno importante, liberazione personale.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

3 Risposte a “Liberazione”

  1. Belle parole le tue, ma ieri mi ha fatto veramente imbestialire che a Milano siano stati insultati i superstiti dei campi di concentramento, così  come era già successo per i famigliari delle vittime di Piazza Fontana. Ciao Mariacristina

  2. Bel post! Anche a me è capitato diverse volte di associare il 25 aprile, anniversario della liberazione, alla liberazione così come intesa e mostrata da te. Un bagno di mare! Il primo della stagione. Ciao e auguri.

    (Sono capitata qui attraverso aNoobi ed Erri De Luca. Mi è piaciuto molto un tuo feedback su "In nome della madre"). Ciao 

  3. Grazie @MariaCristina: gli insulti, soprattutto in queste occasioni, denotano un quoziente intellettivo veramente basso. Purtroppo dobbiamo rassegnarci anche all'esistenza di questo genere di persone.

    @Bibliomatilda, la foto è dell'anno scorso…anzi, forse più vecchia ancora, ma l'associazione di idee rimane valida! 🙂

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