Libera di sognare.

C’è una fase nei sogni, succede anche a me che ne ricordo pochissimi, che mi piace moltissimo: è quella in cui, se quello che sto facendo non è propriamente un bel sogno ma nemmeno un incubo che mi faccia svegliare di soprassalto, mi rendo conto che quello che sto vivendo non è reale, e senza nemmeno dover aprire aprire gli occhi posso dirmi sorridendo, al buio, senza essere nemmeno troppo sveglia, «Ehi, ma non è vero!» e continuare serenamente a dormire. E a sognare qualcosa di più bello.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.