La vita ai tempi dell’Acea.

I buoni propositi della domenica: domani mattina dalle 9 alle 13 lavoro a quella newsletter che devo progettare, che il 9 maggio scadono i termini di consegna: c’è tempo, ma perché lavorare in affanno se posso organizzarmi per farlo con tranquillità?
Nel pomeriggio non potrò stare davanti al Mac, almeno non perderò una giornata di lavoro.

I buoni propositi dell’Acea: lunedì mattina stacchiamo la corrente dalle 8 alle 13.

Cambio di programma: se non posso lavorare magari guardo Mad Man.
(Ah, non posso usare la TV)
Allora magari stiro un po’…
(Che scema, nemmeno il ferro)
Passo l’aspirapolvere…
(Ehm…)
Telefono a mamma…
(Sì, ma dal cellulare… ah, nemmeno il caricabatterie, devo fare attenzione a non consumarne troppa)
Posso ascoltare un po’ di musica…
(L’iPod, sei proprio sicura che sia carico?)
Ho capito, faccio colazione usando l’accendino per accendere il fornello per il bollitore del tè e poi mi metto a leggere un po’.
Un libro vero, anche se il Kindle, almeno lui, l’ho caricato proprio ieri (eureka!), aspettando che l’Acea mi restituisca la corrente al più presto, che di lavarmi con l’acqua fredda (già, anche la caldaia è off) non se ne parla proprio.

Passo e chiudo, sono al 70% di carica.
(64% solo per riuscire ad aprire il blog… mi sto dissolvendo, aiut

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.