Io e tim.

Ieri all’improvviso le mie email su iPhone hanno smesso di funzionare: spengo e accendo ma niente.
Penso a un problema di rete momentaneo, decido di aspettare: sono paziente io.
Questa mattina stessa identica situazione, decido allora di chiamare il 119.
L’operatrice, gentile, avvisandomi che effettuerà un reset di rete, mi chiede di spegnere il telefono per quindici minuti: io, per sicurezza, lo tengo spento per venti.
Mi informa, inoltre, che se l’operazione non produrrà alcun risultato dovrò chiamare con un’altra linea perché mi verrà passato un tecnico e dovremo fare insieme delle prove sul telefono.
Ovviamente, quando lo riaccendo, la posta non funziona.

Tiro fuori dalla naftalina il vecchio iPhone 2G, quello che vive perennemente in carica perché ormai si spegne di continuo.
Infatti si spegne subito, non appena compongo il numero, per cui telefono in vivavoce, ricollocandolo sulla basetta, al 119.
Stupore e meraviglia: il menu vocale non è lo stesso dell’altra linea e non c’è verso di trovare l’opzione ‘parlare con un operatore’.
Nel frattempo il vecchio telefono mi comunica con un SMS che non ho più credito: ma com’è possibile, ho ricaricato cinque euro meno di un mese fa perché era trascorso un anno dall’ultima ricarica e dentro ce n’erano comunque più di quaranta, com’è possibile che un telefono che non uso da mesi e che vive sulla basetta non abbia più credito?

Richiamo con l’iPhone nuovo per chiarire la questione del credito e una sempre gentile operatrice mi comunica che i miei quarantacinque euro e passa si sono volatilizzati grazie a connessioni a Internet che il vecchio iPhone ha effettuato per suo conto, e mi conferma di dover chiamare da un altro numero per avviare una procedura di controllo per le impostazioni email: mi viene detto di scegliere l’opzione ‘blocca telefono e SIM card’ e di stare tranquilla perché nulla viene bloccato nell’immediato, ma io non mi fido: e se poi me lo blocca per davvero?

Decido di chiamare dal fisso indicando come numero da bloccare quello vecchio (casomai, danno per danno, verrà bloccato un numero secondario) e un’operatrice, gentile (sono sempre molto gentili) mi passa finalmente il tecnico, con il quale mi intrattengo per circa un’ora e mezza (voglio essere ottimista) tentando un’infinità tale di combinazioni e reset al confronto delle quali le posizioni del Kamasutra sono limitate pratiche da dilettanti.
Non approdiamo a nulla, anche se nel frattempo parliamo del clima al Tuscolano (lui) di quello alla Madonnetta (io), della temperatura reale e percepita, della gente in spiaggia sabato a Ostia e giungo a un passo (visto nel frattempo l’orario che si è fatto) dal decidere di invitarlo a pranzo.

A un certo punto, quando ormai brancoliamo nel buio e ci siamo stufati abbondantemente l’uno dell’altra, ho una mezza intuizione (alla quale arrivo solo per via di esclusione) e gli propongo di tentare quest’ultima carta dopodiché, in cuor mio già lo so, lo ringrazierò con tutto il cuore e lo saluterò per sempre.
Lui mi dice, d’accordo proviamo e… Funziona, semplicemente funziona.

Bene, dice lui, ‘hanno’ cambiato ancora una volta e adesso ‘abbiamo’ imparato una cosa nuova (cioè che per configurare ex novo la posta GMail non appare il logo GMail ma quello più generico di Google che noi, lui e io, non avevamo preso affatto in considerazione tentando il ripristino attraverso la configurazione manuale).
Bene, dico io, a me TIM riconoscerà qualcosa?
Risata (amara e salata la mia) di commiato.

Ovviamente del perché ieri, all’improvviso, tutto abbia smesso di funzionare non se ne sa nulla.
Già che c’ero, subito dopo mi sono intestardita e ho cercato di configurare anche l’email di Tiscali che, in uscita, non funzionava più da mesi.
Manco a dirlo, ora funziona tutto, mancano solo i quarantacinque euro e rotti di cui sopra.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

2 Risposte a “Io e tim.”

  1. Che brava…
    Si dice che la tecnologia ci facilita la vita e ci permette di dedicare più tempo alle cose importanti [segue risata amara]

  2. Cic Cic, se fossi stata davvero brava non mi sarei lasciata soffiare così quarantacinque e passa euro 🙁
    Però dai, accontentiamoci, la tecnologia è meglio cercare di farsela amica.

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