Il giorno che non c’è

Nel giorno che non c’è
La Luna sorride
Giove e Venere le fanno da sentinelle luminose
le Pleiadi si congiungono a lei danzando nel cielo.

Nel giorno che non c’è
nasceva duecentoventi anni fa Gioacchino Rossini,
e forse da qualche parte nel mondo,
c’è ancora oggi
una gazza ladra, oppure un barbiere,
che canta, in un crescendo rossiniano,
il suo amore per la Luna.

Nel giorno che non c’è
c’è qualcuno che nasce,
qualcuno che muore,
qualcuno che si innamora,
qualcuno che parte per la Luna.

Ma forse, tutto questo,
tra un anno,
oppure semplicemente domani,
non sarà mai successo.



Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.