Essere

"Sentire il dovere di offrire un'alternativa, credo. Forse sta tutto qui. Sentirmi responsabile. Sentirmi profondamente responsabile delle mie azioni. E, indirettamente, anche delle azioni che riguardano me in quanto donna, e in quanto membro di questa società. Sono convinta che tutto mi riguardi e che le mie azioni possano determinare u cambiamento del Tutto. È proprio la consapevolezza che le mie azioni hanno il poter di modificare la realtà intorno a me a tenermi lontana da quel sentimento così diffuso di impotenza che sembra caratterizzare la nostra società."

(Il corpo delle donne – Lorella Zanardo)

Quando avevo diciassette/diciotto anni, nella carta di Clan dagli Scout, scrivevamo a conclusione di tutti i nostri bei propositi queste bellissime parole di Don Primo Mazzolari:

Ci impegniamo a portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti.

Quand'è stato che abbiamo smesso di crederci?
Forse mai: allora è ora di ricominciare a fare.
E ad essere.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

2 Risposte a “Essere”

  1. Lo leggo, lo leggo: ieri ho anche guardato nuovamente il documentario.
    Secondo me dovrebbero farlo girare nei licei… Magari già lo fanno, sarebbe una buona notizia! 🙂

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