erba di casa mia


foto di Capannelle

una volta l’erba del vicino era sempre più verde, adesso solo quella più a destra.
adesso che questo qua dall’alto del suo esercito di giardinieri, colf e maggiordomi, venga a dirci che casa nostra è zozza, a me non mi sta mica tanto bene.
che poi ci venga a dire che sembriamo una città africana lo trovo quanto meno offensivo: non tanto per noi quanto per le città africane.
magari la prossima volta che incontrerà il suo amico gheddafi gli spiegherà meglio cosa intendeva dire.
però poi non è che proprio voleva dire che è zozza: cioè sì lo è, ma adesso lo è un po’ di meno, e se lo è, è solo perché qualcuno deve aver alzato un tappeto e trovato polvere di quindici anni fa.

c’è un volontario disposto a passare l’aspirapolvere, prima che scada il mandato?

io esco di casa ed è già mattino
e villa borghese è ancora un giardino
c’è un fiume che passa nel cuore di roma…





Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.