della serie: ma quanto siamo bucolici!


ieri eravamo qui, nella valle del treja

abbiamo pranzato in mezzo al prato, seduti su sedie di paglia e legno verde mela, mentre tre papere e una decina di gallinelle correvano e si tuffavano nelle pozzanghere.

oggi invece sono andata al vivaio, e oltre a tre fuchsie e a una dipladenia, ho comprato due piantine di pomodori cuordibue, due di insalatina e quattro di fragole che chicco coltiverà con amore e dedizione.

adesso, storditi da una bottiglia di aglianico, ci godiamo i primi 25° della stagione.

tra un paio d’ore invece, andiamo a fare scorta di miele da un apicoltore qui vicino.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.