Ciao Pepe

Dopo aver raccontato qui spesso le tue avventure, le tue scalate al mio terrazzo noncurante del fatto che Emma e Priscilla non ti volessero, dopo avermi fatto sobbalzare nel cuore della notte o la mattina all’alba, dopo averti tolto una lucertola dalla bocca, dopo averti visto cacciare farfalle e cavallette e accarezzato e preso in braccio anche quando chissà come eri tutto sporco e unto di grasso… beh, un ultimo post tutto tuo te lo dovevo.

Odio le auto e anche voi, stupidi gatti, che siete tanto intelligenti ma non avete ancora imparato ad attraversare la strada.
Ciao piccolo Pepe, mi mancherà il tuo musetto malandrino.

Pepe

 

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

5 Risposte a “Ciao Pepe”

  1. No! Piccolo, bellissimo Pepe : (

    In un angolo della mia memoria conserverò il racconto delle tue gesta feline.

    1. Che poi, Adriano, parlando con dei vicini ho saputo che non è stato investito da una macchina, come avevo capito, ma che è rimasto incastrato a uno dei cancelli per colpa del collarino… Povero Pepino.

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