ci vorrebbe il mare


c’è un piccolo ristorantino vicino al mare, con le sedie di paglia colorate.
sabato a pranzo c’era il sole e il mare era così azzurro che quasi si mischiava con il cielo.
c’erano le barche a vela e i gabbiani, le rucole fritte, la tagliata di tonno e un sauvignon freddo al punto giusto.
Pino, il proprietario, è simpatico e cerca un socio lavoratore.
l’inverno è tranquillo, forse troppo lungo quando non c’è il sole. l’estate invece è un bagno di folla, lì sulla passeggiata.
è troppo caro un sogno da 15mila euro? o invece è l’occasione di una vita?

“ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi
mentre si cammina verso un punto che non vedi…”

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

Una risposta a “ci vorrebbe il mare”

  1. se non arrivo tardi, buttati. 15000 non sono niente. e magari ci sono anche gli ecoincentivi, in banca…

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