burp!


noi in famiglia, per non farci mancare proprio niente, abbiamo deciso di prendere il meglio dalle tradizioni culinarie regionali e così per il pranzo di pasqua avevamo:

secondo la tradizione della penisola italica tutta
uova sode e formaggi

secondo la tradizione marchigiana
ciauscolo e crescia

secondo la tradizione siciliana
anellini di pasta al ragù, piselli e provola*

secondo la tradizione laziale
abbacchio alla cacciatora
pollo
patate al forno
carciofi alla romana

secondo la tradizione campana
pastiera napoletana

e poi pane di matera, crostata fatta in casa, berlucchi cellarius, merlot, acqua minerale e caffè.
giuro che lunedì comincio la dieta.

…come?
lunedì è pasquetta?

*primosale non provola, era vero primosale siciliano!

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

8 Risposte a “burp!”

  1. … e poi c’è stata la tradizione postmoderna, il cantaTu dopo il limoncello.

  2. anche io ho fatto la pastiera ma mio nipote che è napoletano mi ha detto dopo averla assaggiata:

    zia ti devo dare due notizie una buona e l’latra cattiva,

    la buona è che la torta non è male

    la cattiva ècchè nun ci azzecca niente con la pastiera!!!

    ma io ho seguito la ricetta…

    appunto i napoletani non seguono la ricetta!!!

  3. anche da noi pastiere come se piovesse! il giorno di pasqua comprata, ma non è stata promossa per eccessivo utilizzo dei fiori d’arancio, e a pasquetta una fatta dalla mamma di chicco e una dal fratello 🙂

  4. confermo, i napoletani non seguono la ricetta 🙂

    quest’anno non ho avuto tempo di farla e mi è mancata la mia pastiera napoletana… ed è l’unico momento dell’anno in cui mi ricordo delle mie origini 😛

  5. ammazza…potevate fare una nuova edizione del cucchiaio d’argento, non manca niente! 🙂

  6. in effetti per l’anno prossimo vorrei suggerire di aggiungere la paella valenciana, in fondo mio fratello ha abitato a valencia per sei mesi e quindi rientra di diritto nelle tradizioni acquisite :-)))

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