Un’amicizia involontaria.

Mi piacciono le amicizie involontarie, o quelle che sono anche solo delle amicizie potenziali.
Quelle persone con le quali non riesci a scambiare più di un sorriso, o di un timido ‘ciao’ quando le incontri, o quando le incroci con la macchina.
In quel sorriso, in quel ciao, in quel cenno frettoloso, ci sono tutte le premesse di un’amicizia che forse, quasi sicuramente, non verrà mai.
C’è una mia vicina, abita di fronte alla villetta dove lavoro, con la quale è così.
Ci incrociamo solo quando io arrivo, mentre parcheggio, oppure quando esco per il pranzo, o quando vado via la sera; lei spesso esce per portare la bimba a scuola, oppure torna dalla spesa; il nostro saluto è frettoloso, quasi sempre da dietro il vetro della macchina, ma quel sorriso sincero è, a modo suo, amicizia.



Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

2 Risposte a “Un’amicizia involontaria.”

  1. una vita fa, mentre passeggiavo, una ragazza (ero ragazzo anche io, una vita fa), in auto, rallentò, mi guardò, poi portò il palmo della mano davanti alla bocca, lo baciò e mi soffiò quel bacio.
    e poi accelerò…

  2. Ehhh, ma questo è quasi un fidanzamento involontario! 🙂
    Che bello, però.

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