A letto con l’iPod.

Erano, credo, almeno dieci anni che non andavo a dormire con la musica accesa. Ieri addirittura direttamente nelle orecchie.
Per quasi trent’anni ho diviso la stanza con le mie sorelle, e lì il problema di annoiarsi o di sentire il desiderio di un po’ di compagnia non c’era.
Quando poi sono rimasta sola, in quella stanza che all’improvviso era diventata immensa, ho preso l’abitudine di addormentarmi con la radiosveglia accesa su Radio Subasio; non la miglior stazione possibile, ma sicuramente la migliore per conciliare il sonno, se si considera che in genere l’ascoltavo a cavallo con il programma «Per un’ora d’amore» e si spegneva da sola dopo cinquantanove minuti.
Ieri sera è iniziata così: ero seduta sul divano e volevo leggere, ma il mio coinquilino, come tutte le sere, aveva la tv accesa, e allora io ho avuto un’illuminazione: Ma se mi metto le cuffie dell’iPod dici che riesco ad annullare le voci della Tv?
??? – è stata la sua risposta.
La mia risposta è che no, non si annullano le voci della Tv, ma diventano un lontano e innocuo brusio.
E quindi sono rimasta per un po’ sul divano a leggere, mentre nelle mie orecchie risuonava un po’ di tutto; finché, dopo un po’, insieme alla voglia di andarmene a letto, è arrivato Rino Gaetano.
Rino Gaetano mi porta ancora più indietro con la memoria, a quel quarantacinque giri acquistato da papà che girava per casa, da un lato Mio fratello è figlio unico e dall’altro, e quello per noi bambini era il pezzo forte, Berta filava.
E così, una volta in pigiama, ho infilato l’iPod tra pancia e mutande e mi sono rimessa le cuffie, mentre il cielo era sempre più blu.
E con il cielo sono diventati più blu anche i miei sogni.


Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

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