[…] ha ragione lei. non cresce più. almeno da due settimane o forse da tre. […] non ho risposto nulla. non ho fatto un gesto. non ho battuto un ciglio. sono rimasta lì con un corpo che era pietra e silenzio. anche il cervello era pietra e silenzio. non vi si annidava un pensiero, una parola. l’unica sensazione era un peso insopportabile sopra lo stomaco, un piombo invisibile che mi schiacciava come se il cielo mi fosse precipitato addosso: senza far rumore “.

“[…] sono giorni che te ne stai chiuso lì dentro, senza vivere e senza andar via. allo stesso tempo, però, non ho alcuna fretta di toglierti e sarebbe difficile individuarne il motivo. forse l’abitudine a stare insieme, addormentarci insieme, svegliarci insieme, sapermi sola senza essere sola? forse il sospetto illogico che si tratti di un errore e convenga attendere ancora? o forse perché tornare ad essere quella che ero prima di te non mi interessa più? mi piaceva essere l’unica padrona della mia vita ed ora che lo sto per tornare, semplicemente non mi interessa più “.

Pubblicato da laPitta

La Pitta è una dritta con i capelli a spaghetto lunghi come un vialetto. Potrebbe raccontare a tutti che da più di dieci anni lavora per la pubblicità, potrebbe dire che ha visto l’uomo atterrare sulla luna e che ha passato più di cinquemila minuti a guardare ogni genere di film con grande passione. Già, potrebbe. Ma la Pitta è troppo modesta. Alla Pitta piace: arrivare sempre alla fine di un libro, leggere i titoli di coda fino a quando non si accendono le luci in sala, bere tè appena sveglia, segnarsi i titoli delle canzoni da sentire almeno una volta nella vita, ascoltare i discorsi che le persone fanno quando sono al ristorante e “Il favoloso mondo di Amélie”, ma questo l’avevate già capito.

4 Risposte a “”

  1. Brani di “Lettera ad un bambino mai nato”? Anche se mi ricordano anche un libro di Dacia Maraini… un abbraccio 🙂

  2. @ stella, che brava! un abbraccio anche a te. (qual era il libro della maraini: un clandestino a bordo?)

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